Il Centro Educativo João Paulo II, attivo in Brasile dal 2000, si impegna ad accompagnare la crescita di bambini e ragazzi che vivono in difficili situazioni socioeconomiche nella periferia di Salvador De Bahia. L’organizzazione offre ai giovani supporto scolastico ed educativo, in tandem con attività culturali, ricreative e soprattutto sportive. Fondazione Milan sostiene i programmi sportivi del Centro e la formazione degli allenatori locali, permettendo a tutti di mettere in pratica sport di vario tipo per la propria crescita personale, professionale e sociale.
Tra le molte attività sportive proposte dal João Paulo II Educational Center, spicca l’iniziativa denominata MIRIM. In portoghese, questo termine si traduce come “piccolo” o “nascente” e si riferisce ai bambini nella prima fase scolastica, compresi tra i 6 e gli 8 anni. Questi giovani hanno bisogno di vivere un’ampia gamma di esperienze motorie e di divertirsi attraverso giochi ludici e pre-sportivi. Con questo obiettivo, si suggerisce che gli studenti pratichino due sport per ciclo, esplorando tutti gli sport offerti. Questo approccio consente agli studenti di sviluppare un vasto repertorio motorio, facilitando una scelta più consapevole dello sport con cui si identificano maggiormente in futuro.
Il Centro Educativo João Paulo II si trova in una regione periferica della città di Salvador, capitale della Bahia, in cui le condizioni di vita della popolazione sono da sempre caratterizzate da alti indici di mortalità e denutrizione infantile, mancanza di infrastrutture, assenza di scuole e luoghi di diversione per i bambini. Accanto alle lezioni con professori laureati in lettere, matematica, fisica, informatica e pedagogia, il Centro eroga attività sportive extra scolastiche, organizzate per disciplina sportiva e per fasce d’età, come ad esempio calcetto, pallamano, basket, karate e danza. Lo sport si traduce in un’esperienza altamente educativa, con il quale si apprende lo spirito di gruppo, il fair play, la disciplina, l’autocontrollo, la determinazione, la grinta, oltre all’intelligenza applicata alla conoscenza di regole, strategie, tattiche e tecniche specifiche di ogni disciplina.
Il progetto è dedicato a 30 bambini e bambine dai 6 agli 8 anni.
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