Il centro Asha Bhavan a Calcutta, India, ha come missione lo sviluppo riabilitativo ed educativo di bambini, e in particolare bambine, con disabilità, la cui esistenza è caratterizzata da povertà, sia economica che educativa, ed esclusione dalla comunità di riferimento. In un’assistenza a tutto tondo, l’associazione si ripropone di restituire alle bambine il diritto alla salute e allo sport.
Il Centro Asha Bhavan, attivo nelle periferie di Calcutta, si impegna quotidianamente nell’offrire supporto terapeutico e riabilitativo a bambini e bambine con disabilità, promuovendo educazione e integrazione in un contesto caratterizzato da estrema povertà. Nella convinzione che la pratica sportiva possa concretamente promuovere maggiore salute, benessere ed integrazione, il Centro include nella propria offerta diverse attività di sport ricreativo e competitivo, con uno speciale focus sulle ragazze, altrimenti escluse dalla pratica di qualsiasi disciplina.
La mission è quella di creare un luogo di accoglienza per bambini disabili e che vivono in situazioni di disagio, nel quale possano sentirsi membri di una collettività e sviluppare i propri talenti. Nel campus di Kathila è stata progettata la costruzione di un campo multi-sportivo, che ha come obiettivo primario quello di sviluppare la sportività nei bambini con disabilità e in coloro che vivono in circostanze difficili e di promuovere l’idea che lo sport può essere praticato da tutti in modo unificato.
Si vuole inoltre incoraggiare e promuovere la partecipazione dei bambini vulnerabili alle attività sportive tradizionali a tutti i livelli e garantire che abbiano l’opportunità di organizzare, sviluppare e partecipare ad attività sportive e ricreative.
Alla base di ogni attività si insegna il valore dell’uguaglianza con gli altri.
Il progetto è rivolto a circa 150 bambini e ragazzi con disabilità, o che vivono situazioni di disagio economico e sociale, con età che vanno dai 4 anni fino alla maggiore età e che frequentano l’accademia sportiva del campus di Kathila.
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Basta un piccolo gesto per contribuire alla realizzazione di progetti a sostegno dei ragazzi più fragili ed emarginati.