Tutti hanno diritto allo sport!
Oggi parliamo di Nicholas.
Guardandolo in campo, col suo bel viso aperto e sorridente, si fa fatica a pensare a lui come ad un bambino chiuso e isolato, con reazioni oppositivo provocatorie (da rendere più accessibile come linguaggio…). Eppure, questo è ciò che ci racconta sua madre.
Nicholas viene da un’esperienza sportiva decisamente infelice: nel primo gruppo calcio di cui faceva parte, i compagni più grandi lo prendevano spesso in giro e gli allenatori minimizzavano.
Così Nicholas si è chiuso sempre di più in sé stesso, paralizzato come un riccio. “Mi sono sentita dire che queste dinamiche gli avrebbero formato il carattere, ma vi garantisco che con quei metodi il carattere di un bambino che ha già delle difficoltà non si forma e non si aiuta”. Da qui, l’abbandono dello sport. Almeno inizialmente.
Poi, un bel giorno, l’incontro con i giusti educatori durante i campi estivi e la scintilla che si riaccende: alcuni di loro insegnano calcio nei pomeriggi al termine delle attività scolastiche, nella Polisportiva Terre Matildiche.
Gli allenatori che vogliono sostenere il desiderio di Nicholas e che conoscono la realtà di All Inclusive Sport che Fondazione Milan sostiene attraverso il suo progetto sportivo “Sport for All”, propongono alla mamma di Nicholas di fare un percorso insieme: un progetto di reinserimento nella disciplina, con il supporto della Medicina dello Sport e di un tutor in affiancamento all’allenatore.
“Ho lasciato nella vecchia squadra un bambino sempre fermo in un angolo, sempre in crisi, che si rifiutava di entrare in campo se non per stare in porta” ci dice la mamma “e mi ritrovo qui con un attaccante entusiasta, che aspetta l’allenamento per tutta la settimana e si fa trovare pronto con la borsa da calcio in mano. La gioia con cui Nichy viene agli allenamenti è già di per sé una vittoria enorme: perché qui sente di essere accolto, sia dagli allenatori che dai compagni. Qui, si sente come a casa”.
E al di fuori dello sport? “Questa esperienza gli sta dando maggiore consapevolezza di sé stesso e delle proprie capacità: vedo la sua autostima risalire, così come la sua tolleranza allo stress e alle frustrazioni. E poi ora corre, corre come è giusto e normale per un bambino della sua età, mentre prima, per paura di essere preso in giro, si è sempre limitato a camminare”.
Grazie al progetto “Sport for All” sostenuto da Fondazione Milan, puoi contribuire ad aiutare Nicholas e tanti giovani come lui a rischio esclusione. Perché tutti hanno il diritto di fare sport e di realizzare i propri sogni.