Fare dello Sport un motore di cambiamento e strumento di contrasto alla povertà educativa
IL PROGETTO
Nell’ambito del programma Sport for Change, Fondazione Milan ha ideato “From Milan to the World”, l’iniziativa-contest in partnership con PUMA che ha visto la partecipazione di sei associazioni non profit provenienti da tutti i continenti.
In rappresentanza dell’Oceania, ha partecipato al concorso benefico il Centre for Multicultural Youth, attivo a Melbourne, nello stato di Victoria, in Australia. Il principale focus d’intervento dell’ente consiste nell’offrire supporto a persone, e in particolare giovani, provenienti da un contesto migratorio, che devono quindi affrontare il processo di integrazione e adattamento alla realtà australiana, spesso molto diversa da quella dei loro paesi di provenienza.
LE FINALITÀ
Gli accadimenti degli ultimi decenni, fra cui le crisi umanitarie di Siria, Iraq e Afghanistan, hanno portato ad ondate di rifugiati e richiedenti asilo che si sono riversati in Occidente per costruirsi un futuro migliore e scappare dagli orrori dei conflitti. L’integrazione delle minoranze, in Australia come nel resto del mondo, è diventata perciò una tematica di primaria importanza, così come l’impatto sociale, economico e logistico dei flussi migratori. Non meno rilevanti sono però le difficoltà e il disagio che le persone e i nuclei familiari appena arrivati in Australia affrontano, le barriere culturali, sociali e linguistiche che finiscono spesso per escluderli dalla vita della comunità di riferimento, privandoli di qualsiasi occasione di svago, socializzazione e partecipazione attiva.
A questo proposito, da 30 anni il Centre for Multicultural Youth offre servizi a supporto delle persone provenienti da contesti migratori, con un particolare focus sui giovani, spesso esclusi dal circuito scolastico dei coetanei, e quindi privi di opportunità formative e ricreative di qualità, che possano permettere loro di sviluppare il proprio talento e le proprie potenzialità. Riconoscendo l’importante ruolo dello sport come strumento educativo trasversale, l’ente include il calcio fra le proprie attività, grazie al programma Welcome Football, un’iniziativa che si serve del potere intrinseco della pratica sportiva per incentivare la socializzazione, la crescita e l’integrazione di giovani migranti. Grazie al calcio, infatti, i ragazzi hanno la possibilità di entrare a far parte della rete di coetanei, di apprendere la lingua più velocemente, di gettare le basi per rapporti d’amicizia duraturi, oltre ad apprendere importanti life skills e a scambiare informazioni e conoscenze circa la cultura e la società in cui si stanno inserendo.
BENEFICIARI
Principali beneficiari del progetto sono 200 famiglie, con una media di due figli ciascuna, provenienti da paesi quali Iraq, Siria, Afghanistan e Sud Sudan, e residenti nei quartieri periferici di Melbourne. I ragazzi che avranno la possibilità di scendere in campo nel programma Welcome Football hanno un’età compresa fra i 12 e i 17 anni.