Interventi
I Progetti

Bollate 2017/18

Lavoriamo per contrastare l’abbandono scolastico e sostenere i ragazzi che vogliono continuare il loro percorso di crescita.

IL PROGETTO

Per il quarto anno consecutivo, Fondazione Milan interviene nel territorio di Bollate con il progetto Sport for Change, dedicato a pre-adolescenti e adolescenti a rischio di dispersione scolastica. Sono previsti percorsi personalizzati annuali per guidare i ragazzi nella scoperta delle proprie abilità e competenze, per aumentare l’autostima, lo sviluppo di relazioni e di legami significativi, agevolandone la ripresa del percorso scolastico e formativo.

LA SITUAZIONE

Il territorio bollatese è contraddistinto da un sempre maggior numero di nuclei familiari caratterizzati da diverse forme di disagio sociale. Risultano in carico all’Azienda Consortile “Comuni Insieme” 263 minori (26 dal penale minorile, 34 senza provvedimento, 192 civile, 11 amministrativo), seguiti dal “Servizio minori prevenzione e tutela”, dal “Servizio affidi”, dal “Polo pedagogico” e dal “Servizio educativo minori domiciliare”. Nel 2016 sono state prese in carico 52 nuove situazioni rispetto all’anno precedente.

Per quanto riguarda i genitori, invece, la principale fragilità è rappresentatata dall’incapacità relazionale, ovvero una inadeguata competenza nello svolgere il ruolo genitoriale e nel rispondere ai bisogni evolutivi dei figli.

Il 59% degli interventi ha quindi l’obbiettivo di sostenere la famiglia nei compiti di cura dei propri figli e tra questi si evidenza una percentuale del 8% di genitori con patologie psichiatriche, nei confronti dei quali l’affiancamento educativo appare fortemente preventivo rispetto a possibili rischi evolutivi dei minori. In particolare si riscontra una prevalenza di minori che presentano carenze emotive affettive (50%) e una percentuale importante di minori che si trovano in una situazioni di deprivazione e famigliare e isolamento (21%), ovvero sperimentano una condizione di trascuratezza sia materiale che affettiva o di povertà di stimoli necessari al loro sviluppo. Di conseguenza un gran numero di minori in età scolare, rischiano di rimanere esclusi da contesti aggregativi stimolanti in termini evolutivi.

METODOLOGIA

Il progetto si colloca in questa area di bisogno giovanile con lo scopo di creare una rete di contesti protetti che possano prendersi cura di ragazzi e ragazze pre-adolescenti a rischio e che li accompagnino nella delicata fase di crescita che attraversano.

Si cerca in particolare di ingaggiare i ragazzi in un’attività sportiva continuativa, che si completa e perfeziona attraverso laboratori ludico/creativi. Altrettanto importanti sono i momenti di formazione, sia per i genitori dei ragazzi coinvolti che per i genitori dei ragazzi iscritti alla polisportiva, così come per tutti i tecnici di Ardor, con l’obiettivo generale di facilitare la relazione degli adulti con i ragazzi e sensibilizzare i genitori sull’importanza dello sport come occasione di benessere, esperienza portatrice di valori e strumento per sviluppare capacità relazionali.Leggi tutto
  • Il progetto si compone di diverse attività.
  • La pratica sportiva si sostanzia in due pomeriggi alla settimana, gestiti dai tecnici di Ardor Bollate. Gli allenatori saranno affiancati sul campo da un educatore e da uno psicologo, con l’obiettivo di favorire le relazioni tra pari. Le figure adulte interverranno con azioni individuali specifiche, a seconda dei bisogni e dei vissuti che i ragazzi manifestano. Per sostenere la costruzione di una cultura sportiva inclusiva si prevedono momenti formativi per gli allenatori che, all’interno di Ardor Bollate si occupano di gruppi squadra di pari età rispetto al gruppo Sport for Change. Questi momenti formativi saranno realizzati attraverso momenti sportivi condivisi tra gruppi squadra e affiancamento dell’equipe di lavoro Sport for Change.
  • L’accompagnamento psicoeducativo, rappresentata dalla compresenza di educatore e psicologo agli allenamenti e ai laboratori formativi proposti, da colloqui individuali e con gli enti invianti. Per ogni singolo si individua a seconda di fragilità e risorse emerse nei colloqui l’obiettivo stagionale, mentre l’obiettivo di gruppo si sostanzia in termini di coesione, capacità di inclusione, flessibilità, gestione delle frustazioni.
  • Per rispondere agli obiettivi generali del progetto si prevedono momenti di lavoro con i genitori dei ragazzi e con gli enti invianti che sono così semplificati:
  • – riunione mensile con le scuole;
  • – colloqui ad hoc
  • – una plenaria iniziale, una a metà e una finale sull’andamento del progetto, per i genitori dei ragazzi
  • Si prevedono anche momenti informali di condivisione tra i genitori del progetto Sport for Change e i genitori dei ragazzi dei pari età iscritti all’Ardor, nell’intento di favorire la creazione di legami positivi anche per gli adulti coinvolti e sostenere i percorsi di genitorialità di tutti coloro che vi partecipano.
  • Il Laboratorio Multimediale, che punta a coinvolgere i ragazzi di Sort for Change in un’attività diversa da quella sportiva, nell’intento generale di appassionarli, stimolarli. Il laboratorio vuole inoltre essere l’occasione per facilitare relazioni e creare legami con i pari età iscritti ai corsi sportivi di Ardor, in un’attività che vuole raccontare la realtà di Ardor Bollate.

BENEFICIARI

I beneficiari del progetto sono 15 ragazzi nella fascia di età 11/14 anni segnalati dalle scuole secondarie di primo grado del territorio e le loro famiglie. I ragazzi sono tutti a rischio di isolamento sociale e con difficoltà relazionali. Del gruppo, 4 ragazzi hanno già partecipato al progetto nella passata stagione.

RETE TERRITORIALE

Il progetto si avvale della collaborazione:

Della Polisportiva Ardor Bollate. La società, che collabora con Fondazione Milan fin dal primo anno di attività del Presidio, metterà a disposizione spazi e personale tecnico – educatori allenatori e psicologi – che seguiranno i ragazzi nel loro percorso annuale e cureranno i momenti formativi per genitori e tecnici.

Di due scuole: l’Istituto Comprensivo Antonio Rosmini e la Scuola Secondaria Eugenio Montale, che inviano i ragazzi a rischio dispersione scolastica.

Della parrocchia San Martino.

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