I Progetti
Il progetto, che si sta realizzando a Bari, Catania, Napoli e Palermo, punta ad arricchire i percorsi di messa alla prova dei giovani inseriti nei circuiti penali, prevedendo percorsi di educazione sportiva ed orientamento professionale per il loro reinserimento sociale. Al tempo stesso, per i giovani si tratta di un’esperienza di crescita, di approfondimento e di orientamento per il proprio percorso di vita.
Il progetto vede il coinvolgimento attivo degli Uffici di Servizio Sociale per i Minorenni (USSM) che hanno selezionato e continueranno ad individuare i giovani tra i 16 e i 24 anni ai quali sarà offerta la possibilità di intraprendere un duplice percorso.
Il primo, quello di educazione sportiva, permette ai ragazzi di svolgere dei veri e propri allenamenti durante i quali hanno la possibilità non solo di fare sport, ma anche di confrontarsi con i propri coetanei, gestire insieme gli spazi di gioco, imparare valori come il rispetto dell’altro, la condivisione, l’altruismo e il lavoro di squadra. Tutte le attività sono coordinate da un team di tecnici sportivi specializzati, così da assicurare un adeguato coinvolgimento dei ragazzi sia nell’attività sportiva che in quella di socializzazione e conoscenza reciproca. Le attività sono realizzate in centri sportivi di qualità, individuati nelle quattro località di progetto, in questo modo i giovani hanno la possibilità di conoscere nuovi spazi ed inserirsi in nuove realtà tramite la propria passione per lo sport.
Parallelamente, il progetto prevede anche l’avvio di un percorso di orientamento lavorativo, in cui ogni partecipante sarà seguito personalmente da esperti del mondo del lavoro per redigere un bilancio delle proprie competenze e avviare un percorso di accompagnamento all’inclusione lavorativa. Verranno coinvolte le aziende, i centri sportivi e le società sportive dilettantistiche locali, saranno organizzati corsi di aiuto allenatore e, a seguito della fase di orientamento, nel 2024 due beneficiari per presidio saranno inseriti in un percorso di stage per una prima esperienza lavorativa, con l’erogazione di “borse lavoro” che possano garantire un primo supporto economico ai giovani coinvolti.
La messa alla prova è una forma di probation giudiziale innovativa attraverso cui il processo penale viene sospeso e il minore viene affidato ai servizi sociali per compiere un percorso rieducativo.
Il progetto si propone di offrire opportunità di crescita per i giovani che aspirano a rientrare nella vita sociale, per mezzo di attività complementari e formative dedicate. Il progetto infatti abbina educazione sportiva ed inclusione lavorativa che si traducono in opportunità concrete per cambiare la prospettiva di vita dei ragazzi in messa alla prova e segnalati dai servizi sociali.
120 ragazzi tra i 16 ed i 24 anni, segnalati dagli Uffici di Servizio Sociale per i Minorenni (USSM).
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