Nell’ambito del programma Sport for Change, Fondazione Milan ha ideato “From Milan to the World”, l’iniziativa-contest in partnership con PUMA che ha visto la partecipazione di sei associazioni non profit provenienti da tutti i continenti.
In rappresentanza dell’Europa, e della nostra città, ha partecipato al concorso benefico l’Associazione Kayròs di Vimodrone (MI), che ospita nelle proprie sedi di Comunità minori coinvolti in provvedimenti penali e soggetti provenienti da situazioni di disagio familiare e sociale, con lo scopo di regalare ai ragazzi un’occasione di riscatto sociale. In tandem con attività di supporto educativo, scolastico e di ricerca di un impiego, pianificate ad hoc per ciascun ragazzo, l’associazione si serve dello sport, e in particolare del calcio, come strumento educativo e di socializzazione in grado di contribuire efficacemente al recupero e al successivo reinserimento dei giovani nella società.
Il territorio in cui Kayròs opera è caratterizzato dalla presenza di adolescenti e giovani adulti inseriti in contesti di forte marginalità e disagio socio-economico; la povertà educativa, normalmente collegata a quella economica, e causata da una generalizzata mancanza di stimoli socio-culturali e di supporto formativo, fa si che siano tanti i ragazzi che abbandonano precocemente gli studi, finendo spesso per sviluppare e manifestare comportamenti devianti.
Secondo l’Osservatorio sugli Istituti Penali per Minorenni, nel 2019 la Lombardia è stata la regione con il maggior numero di segnalazioni (5.393), con la sola città di Milano che ha contato 169 ingressi nei Centri di Prima Accoglienza. Di questi, circa la metà vengono poi inseriti in comunità, e quindi destinati a misure alternative alla detenzione. È proprio questo il contesto in cui si inserisce Kayròs, che si impegna a sostenere il percorso formativo e rieducativo dei ragazzi ospitati presso le proprie sedi di comunità, attraverso attività di orientamento scolastico e lavorativo, attività laboratoriali, culturali e sportive, individuali e di gruppo, volte a favorire lo sviluppo di autonomia e maturità personale, la stima e la fiducia in sé stessi, lo spirito d’iniziativa, il rispetto degli altri e la pacifica risoluzione dei conflitti. Lo sport si presenta, quindi, come lo strumento ideale per il recupero sociale dei giovani, che hanno la possibilità di riscoprire i propri talenti, sviluppare capacità comunicative e relazionali e, infine, imparare a rispettare i limiti e le regole del gioco, che si riflettono poi in quelle dettate dalla società civile.Il progetto si rivolge ad un gruppo di circa 20 ragazzi, italiani e stranieri, con un’età compresa tra i 14 e i 24 anni, residenti presso le comunità Kayròs di Vimodrone. Si tratta di giovani presi in carico dall’USSM e inseriti in un percorso rieducativo, in quanto soggetti autori di reato, e quindi in conflitto con la legge e con la società, oppure ragazzi presi in carico dai Servizi Sociali comunali, in quanto provenienti da contesti di disagio familiare, sociale o economico, e ritenuti ad alto rischio di dispersione scolastica.Associazione Kayròs
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