Anche per il 2022-2023 continua il programma Sport for All a Napoli, insieme a Yuki Onlus, associazione che da anni si serve dello sport come strumento educativo e di inclusione sociale. Il progetto mira a coinvolgere in corsi gratuiti di basket ragazzi con difficoltà sociali, relazionali e problemi di media o lieve disabilità, con l’obiettivo di diffondere la cultura dello sport integrato, offrire un’adeguata offerta sportiva alle persone con disabilità e, infine, portare avanti la lotta contro l’illegalità e la dispersione scolastica.
Yuki opera nella IX e X Municipalità di Napoli, in zone periferiche poco mediatiche e iconiche, ma non per questo meno degradate e tristemente problematiche. In particolare, le attività a forte impatto sociale prendono vita nel Rione Traiano e Cavalleggeri d’Aosta, in aree teatro di delinquenza e violenza, in cui bambini e ragazzi, con e senza disabilità, sono privi di figure di riferimento positive e di stimoli culturali e sociali, e quindi più propensi ad abbandonare gli studi e rifugiarsi nell’illegalità.
Proprio per questo, Yuki, con il supporto di Fondazione Milan, si impegna a dare una risposta concreta alle mancanze che vivono i ragazzi, coinvolgendoli in attività sportive e educative che possono restituire loro la spensieratezza dell’adolescenza, e offrire loro un’opportunità di riscatto sociale ed un percorso di vita nella legalità. La pallacanestro, essendo una disciplina sportiva di squadra, si presenta come una preziosa fonte di avvicinamento di mondi distinti e distanti, e quindi di persone che presentano diverse caratteristiche, diversi gradi di abilità e differenti background. Una volta inseriti in un contesto strutturato e positivo, i ragazzi hanno la possibilità di socializzare e formare relazioni d’amicizia e affetto durature, aldilà di qualsiasi differenza, e iniziare quindi a gettare le basi per il proprio futuro.
L’iniziativa è principalmente rivolta a giovani vulnerabili, che necessitano l’accompagnamento di figure di riferimento positive per migliorare le capacità di relazione, integrazione e comunicazione. Vi è però una particolare attenzione per i giovani con scarsa autonomia, che hanno abbandonato gli studi, e per i ragazzi con disabilità di media o lieve entità. I ragazzi che riceveranno una borsa di studio sportiva saranno in tutto 25, con un’età compresa fra i 6 e i 30 anni, e provenienti dai quartieri della IX e X Municipalità e zone adiacenti.
All’interno dei corsi di pallacanestro, proprio per favorire la pratica dello sport integrato, verranno accolti anche i ragazzi delle scuole superiori che partecipano al progetto PCTO del MIUR (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), in modo da aumentare il bacino di beneficiari e creare una contaminazione virtuosa fra ragazzi e ragazze che, nella diversità, condividono la passione per lo sport.
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Basta un piccolo gesto per contribuire alla realizzazione di progetti a sostegno dei ragazzi più fragili ed emarginati.